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26-11-2023
LA FERITA DEL PADRE E GLI AMORI DIFFICILI
Il danno per l′abbandono del padre in tenera età, se non viene elaborato sufficientemente, può recare una ferita psichica che influenza tutta la vita. Il padre potrebbe essere abbandonico, nonostante resti presente, tuttavia si tratta di una presenza simbolicamente e affettivamente molto carente, e in definitiva assente. In particolare vi sono forti difficoltà nello stabilire legami autentici e profondi nella vita affettiva. La paura di ripetere il trauma abbandonico inferto dal padre, può portare a sviluppare legami di dipendenza opportunistica, gemellarità asessuata, e anche basati su storie di amanti parallele. Vi è anche una idealizzante ricerca di sicurezza, laddove poi si resta delusi per avere troppo sopravvalutato un partner ′simil paterno′. Quando i legami sono passionali sono imperniati su complicazioni che li rendo quasi impossibili (ad es. con persone sposate, o molto distanti, o assai pi ′grandi′ di età, o idealizzate perché appartenenti a un ceto considerato pi elevato). Quando un legame diventa possibile ed evolutivo, le carenzialità e l′ assenza affettiva del padre, implica che invotariamente si generino difunzionalità volte a sabotarlo. La difficoltà di fidarsi nella relazione non fondata sull′ amore incondizionato ( come quella supposta con il materno) determina un diffidare del coinvolgimento con un partner allorché esso non risulti materno ( in senso psicologico indipendentemente dal sesso e della coppia etero o omosessuale). Il tentativo di cercare unoadre viene deluso, in quanto ci si fida solo di una relazione materna, cosa peraltro impossibile con qualunque partner. Le normali complessità e difficoltà di ogni relazione vengono considerate forti segni di mancanza e inaffidabilità. Ecco allora che pur restando nella relazione la si misconosce. Ogni colpa viene proiettata sul partner (anche quelle che non ha), che viene per così dire punito procrastinando ogni progetto importante e generando una costante tensione conflittuale per futili motivi: permalosità, rivalità, overeaction. In una tale caoticità e ambivalenza affettiva vanno preservati in modo forte solo i legami verso la pretesa impossibile di un legame di tipo materno, in quanto considerati totalizzanti, gli unici riconosciuti come stabili e affidabili. Di conseguenza diventa difficile un rapporto evolutivo rispetto alla realtà e alla possibilità di costruire una stabilità affettiva, avvertita come una sorta di allontanamento dal mondo affettivo materno. L′abbandono del padre o la sua presenza-assenza, non ha permesso di sviluppare un sufficiente desiderio verso l′altro, cioè un attaccamento alternativo al modello materno. Dal punto di vista affettivo, la presenza del padre consentirebbe di ′staccarsi′ dalla madre, ma se il padre abbandona o c′è ma non c′è, l′attaccamento regressivo alla madre può diventare costituzionale. Si ha cioè paura di crescere e per quanto si possa avere una sufficiente, e anche brillante, autonomia nella vita lavorativa e nel quotidiano, non vengono usati a fondo i potenziali creativi e affettivi per costruire realisticamente una propria indipendenza dal materno, quale premessa per una difficile, ma necessaria ′sfida di reciprocità′ nei legami affettivi maturi. In qualche modo i ′senzapadre′ restano affettivamente sospesi nella nostalgia di una falsa sicurezza infantile, attaccati alla roccaforte materna, senza riuscire a sviluppare consapevolezza di questa loro condizione psicoesistenziale. Nelle relazioni affettive i ′senzapadre′ si sentono amati e sicuri solo quando il partner accetta in modo acritico le loro procrastinazioni, gli atti mancati, le immaturità che impediscono progetti di stabilità e di crescita. Qualunque critica nel tentativo di fare evolvere la relazione con una reciprocità coerente agli impegni, alle promesse e ai progetti, viene percepita come rimprovero e quindi conterrebbe una qualche minaccia abbandonica paterna. Criticarli di fronte all′ evidenza di torti subiti, delude la loro esigenza di essere amati ′come da una madre′. La pretesa è essere amati e mai giudicati, senza prendersi l′ impegno di crescere che li staccherebbe dalla madre, sebbene crescendo la vita potrebbe diventare più facile e felice ( anche con la madre). Fino a quando non si rendono conto del condizionamento dell′assentarsi abbandonico del padre vivranno nella continua sfida con il trauma abbandonico da egli recato, rendendo infelici se stessi e chi li ama, e cercando soddisfazione surfando tra rapporti superficiali che ′non fanno crescere′, oppure preservando rapporti bellicosi e di sfida continua, fino a quando non vadano distrutti, oppure evitando ogni possibilità di engagement, convincendosi che ′non fa per me′. Ma si può recuperare tutto ciò? S, ma ci vuole tanta sincera voglia di lasciarsi andare a dare e ricevere amore, ci vuole quella spiritualità intima che nasce dall′umiltà e dalla compassione, e quando si può resta fondamentale una psicoterapia umana responsabilizzante e affettiva. Pier Pietro Brunelli Psicologo-Psicoterapeuta #Albedoimagination Info e articoli Albedoimagination.com